Marco Speroni nasce a Milano il 20 febbraio 1979.

    Nel 1998 si diploma al Liceo Scientifico Statale Luigi Cremona.
    Conseguita la maturità, si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Milano Bicocca, dove rimane per due anni accademici.

    Nello stesso periodo lavora come barista in un albergo in zona Stazione Centrale: occupazione che gli consentirà di girare l’orbe terracqueo stando fermo, di approfondire la conoscenza di un mestiere incentrato sull’alcol e suoi derivati, di vedere gli ingranaggi della grande macchina targata terziario, di studiare in prima persona la commedia umana.

     Nel 2000 lascia Economia e, dopo una breve collaborazione con un’agenzia di viaggi (collaborazione che gli dà l’opportunità di osservare il caleidoscopico mondo del turismo da un’ulteriore angolazione), si trasferisce alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Statale di Milano e ritorna alla sua vecchia professione, la quale gli consente di dedicare il giorno allo studio (non sempre) e la sera al lavoro  (come sopra).

    Nel 2006 appende definitivamente lo shaker al chiodo e divorzia dall’albergo per dedicarsi anima e corpo alla propria tesi di laurea, la quale parte dal Futurismo e dalle opere giovanili di Aldo Palazzeschi (in particolare il romanzo del 1911 Il Codice di Perelà) per arrivare a riflettere sulla critica e sulla teoria della letteratura che hanno caratterizzato il Novecento. Il suo relatore è il professor Bruno Falcetto, noto al grande pubblico per aver curato i Meridiani Mondadori di Italo Calvino e di Mario Soldati.

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